venerdì 2 ottobre 2009

Ristorante Seta - Montemarciano (AN) - "Provamo Seta?"


«Provamo Seta?»

«Andamo da Seta?»

«Oh ma invece Seta?»

«Come lo vedi Seta?»

«Ma Seta?»


«Oh Andrè... hai rotto el cazzo!»

E per quanto ha rotto il cazzo alla fine abbiamo provato sto Ristorante Seta, che l'80% delle volte è sempre chiuso o fa finta di esserlo. E la prova è andata molto bene, come illustra questo breve schema:
  • Locale: tipica trattoria gomito a gomito, senza particolari pregi o difetti
  • Servizio: velocissimo e cortese
  • Antipasto: salumi misti, focacce, robette varie... buono ma quantità non eccezionale
  • Primi: buoni gnocchi con la papera, buone tagliatelle ai funghi in bianco. Porzioni medie
  • Carne: tagliata molto tenera anche se non esageratamente saporita. Porzioni poco sopra la media
  • Contorni: patate arrosto, insalate etc. buone in quantità e qualità
  • Dolci: meringhe, cantucci, tre tipi di crostate... tanti e buoni
  • Spesa: 22€ a testa, veramente oooottimo prezzo
  • Tazzine da caffè con lo stemma del Napoli: impagabili
  • Maglie di giocatori semisconosciuti appese ai muri: impagabili anche loro
  • Milan che perde in casa con lo Zurigo: notevole

Senza dubbio un posto dove torneremo entro non molto tempo.

VERDETTO FINALE:
Ristorante: Seta - Strada Intercomunale San Silvestro, 174 - Senigallia (AN) - 071/665039
Data: 30 settembre 2009
Voto: 8,5
Pagella di Zilliani: CONSISTENTE

Il Pergolato Dalla Maria, Novilara (Pesaro) - Il senso dei pesaresi per i fagioli


Ho creduto all'esistenza de Il Pergolato dalla Maria solo quando l'ho potuto vedere coi miei occhi. Considerate le leggende che circondano questo ristorante credevo fermamente si trattasse di un luogo di fantasia, un po' come Atlantide, Babele o l'isola di Lost.

Dalla notte dei tempi le generazioni si tramandano racconti straordinari sulle tagliatelle coi fagioli che ivi vengono servite. Si narra che mangiando il suddetto piatto possano avvenire veri e propri miracoli: ci sono testimonianze di malati terminali che guariscono all'istante, storpi che tornano a camminare, peccatori che ricevono l'Illuminazione, uomini orribili i cui lineamenti del viso vengono rimodellati come quelli di Brad Pitt.

In realtà, si tratta di tagliatelle con fagioli. Tagliatelle con fagioli. Che saranno anche molto buone, ma non si capisce cosa ci sia di così tanto incredibile da giustificare un così esagerato passaparola che si perpetra ormai da anni, in ogni dove. Per intenderci: ne ho magnati due piatti e ne avrei magnati anche tre, ma oh, so tagliatelle coi fagioli.

Ad accompagnare il Corpo di Cristo sono poi arrivati ottimi salumi e piadina romagnola D.O.C., di cui ogni spicchio era spesso come un'intera confezione di quelle che si comprano al supermercato, plastica compresa. Buone anche verdure e patate arrosto di contorno. Idem i dolci (mix di crostate al quale non so dir di no).

L'ambiente è da tipica trattoria rustica, con uno spazio esterno molto carino e non avaro di gatti, presenti in ogni forma, dimensione e colore conosciuti. Servizio ultraveloce, spesa medio-bassa. Un posto che vale la pena di frequentare, ma non certo allineato con la leggenda, non certo quell'esperienza di vita che gente un po' esaltata vuol far credere. Siamo italiani e ci entusiasmiamo così facilmente per due tagliatelle e una piadina?

P.S.
Prima e ultima volta che io magno come le galline, capito larva?

VERDETTO FINALE:
Ristorante: Il Pergolato dalla Maria - Piazzale Cadorna, 5 - Novilara (PU) - 0721/287210
Data: 28 agosto 2009
Voto: 8,5
Pagella di Zilliani: GENUINO

domenica 2 agosto 2009

Vai Mo', Civitanova Marche (Macerata) - "Sì spende una cazzata"


Ancora pesce. Che coioni. Via di schemetto:

  • Locale: caruccio
  • Posizione: Civitanova, provincia di Macerata. Ma-ce-ra-ta. Ma stamo a scherzà?
  • Servizio: ci siamo
  • Pane: bono
  • Vino: discreto
  • Antipasto freddo: più che sufficiente
  • Assaggio di primi (Risotto funghi e frutti di mare, Gnocchetti scampi e vongole): boni.
  • Arrosto e fritto: boni.
  • Titolare del ristorante: napoletano, con tanto di foto del Pibe de Oro ai tempi del Napoli attaccata all'ingresso (foto scattata in quello stesso locale... di fianco ci sono anche Alberto Sordi, Enrico Ruggeri e altri personaggi famosi).

Quantità oscillanti tra sufficiente (primi) e molto buono (fritto). Spesa: 40€ (qualche stronzo diceva che avremmo speso 25-30€... sì sì come no). Sto pesce a 40€ ha rotto definitivamente il cazzo.

VERDETTO FINALE:
Ristorante: Vai Mo' - Civitanova Marche (MC)
Data: 1 agosto 2009
Voto: 7
Pagella di Ziliani: PARTENOPEO

venerdì 24 luglio 2009

Caminito, Montemarciano - l'Argentina invade la Gabella (e ne siamo compiaciuti)


Ebbene sì, nella migliore tradizione dei colpi di stato sudamericani l'Argentina ha inaspettatamente invaso la pacifica Gabella insediando l'avamposto Caminito, ristorante/pizzeria/spaghetteria/macelleria/ce torneria.

Il primo impatto è un po' scoraggiante: il locale si trova alla Nuova Gabella, a lato della variante. Una zona che, volendo usare un eufemismo, non scegliereste per andare a fare foto il giorno del vostro matrimonio. Anche l'edificio non ispira moltissima fiducia, e si entra con un po' di perplessità.

Per fortuna la musica cambia subito (e non grazie alla band che ogni tanto chiamano a suonare: grazie a Dios il palco era vuoto). Gli interni sono carini e accoglienti, c'è anche molto più spazio di quel che si poteva immaginare da fuori, e sulla sinistra troneggia un immenso "asador", griglione per cucinare il coriaceo bestiame argentino.

Facendo uno strappo alla regola decidiamo di non ordinare primi, ma concentrarci su antipasti e carne. La simpatica cameriera argentina con accento argentino condivide la nostra scelta.

Si parte con gli antipasti: empanadas miste (sono una specie di panzerotti argentini), polpettine argentine, na specie di carpaccio argentino di una qualche bestia argentina, melanzane a spicchi, verdure varie, anelli di cipolla che avevano tutta l'aria di essere argentini e una ciotola di piccantissimi peperoncini. Argentini.

Porzioni abbastanza generose e tutto molto buono, spazzolato via in pochi minuti insieme al vino rosso alla spina suggeritoci dalla cameriera che effettivamente si rivela più che discreto, nonostante la temperatura un po' eccessiva. Ma la colpa non è di nessuno: la giornata è stata la più calda dell'estate 2009 e anche di sera si viaggiava intorno ai 30 gradi. Che diventavano 60 dopo aver mangiato uno dei peperoncini verdi.

Mentre i tossicodipendenti sono fuori a fumare arriva il pezzo forte: due angus e due asado serviti in pietra rovente, appoggiata su un tavolo affiancato al nostro. L'asado è stata l'ennesima sorpresa positiva: la grigliata mista italiana a confronto fa veramente compassione. Ottimo. E ottimo anche l'angus, palesemente argentino. Così argentino che era pronto a liberare la Bolivia dall'oppressione totalitarista (e giurerei anche di avergli intravisto un tatuaggio di Maradona nella parte meno cotta). Anche in questo caso le porzioni sono più che buone. Due vassoi di ottime patate arrosto completano l'opera, e c'è anche l'insalata mista scondita ordinata dalla Larva (ma soprassediamo per dignità).

Dopo i caffè (ottimi, mi dicono) andiamo a pagare al banco, e qui arriva l'ultima sorpresa della serata. 20€ a testa. Eh? Dev'essere lo slang argentino per dire "30€" o "35€". E invece no: erano proprio 20€. Un rapporto quantità/qualità/prezzo favoloso. Argentino, oserei dire.

Prima di andare ci offrono anche gli ammazzacaffè (per la cronaca 3 sambuche e un montenegro), e facciamo due parole col cuoco (argentino, stranamente) a cui però non abbiamo chiesto il nome. Possiamo immaginiare "Gabriel Omar" o "Diego Armando". E intanto si è aggiunto un altro ristorante alla lista dei preferiti.

VERDETTO FINALE:
Ristorante: Caminito - Montemarciano (AN) - 071/9158139
Data: 23 luglio 2009
Voto: 9-
Pagella di Ziliani: REVOLUCIONARIO

sabato 18 luglio 2009

Da Silvio, Sirolo - Variazione sul tema a San Michele


Ok, visto che questa volta parliamo di pesce (non certo la mia passione) e che non c'erano i soliti compari, mi limiterò a un breve giudizio su locale, servizio e ogni cosa servita al tavolo, in ordine di apparizione.

  • Locale: senza dubbio carino, una specie di mega gazebo in legno.
  • Posizione: a picco sulla spiaggia San Michele... c'è altro da dire? Unica cosa il sentiero imbrecciato per arrivarci, una vera trappola per uomini, veicoli e animali.
  • Servizio: buono, nulla di cui lamentarsi. Una cameriera slavo-croata-ungherese-rumena era pure figa.
  • Pane: di 15 giorni prima, secchissimo, assolutamente impresentabile e non commestibile.
  • 1 lt. di vino bianco alla spina fermo: acido, disgustoso, due sorsi e lasciato lì a diventare aceto (in 5-6 giorni me sa che ha fatto).
  • 4 Paccheri al sugo di cozze (presi per 5 persone): non memorabili ma sicuramente buoni, porzioni più che discrete.
  • 1 Tagliatella ai frutti di mare: sufficienti, porzione buona.
  • 3 Grigliate di pesce: buone come qualità, discrete come quantità.
  • 3 Fritti misti di pesce: discreti come qualità, appena sufficienti come quantità. Menzione speciale per le ottime zucchine e cipolle fritte di contorno.
  • 4 Sorbetti al limone: buoni, ma dopotutto spiegatemi voi cazzo ci vuole a fare un sorbetto al limone... se proprio sei impedito basta che prendi un Liuk e lo fai scioie dentro un bicchiere, per Dio.
  • 4 Caffè: boh... e chi lo pia il caffè, el cazzo?
  • 1 Brancamenta con ghiaccio: c'era troppo ghiaccio.

Spesa: 40€ a testa. In definitiva non malissimo, ma con una posizione del genere ci si aspetta un po' più d'impegno.

Da segnalare la presenza di due escort brasiliane ventenni che accompagnavano due ultracinquantenni orendi, senza un verso e viscidi come le lumaghe. Fra quella scena e l'accoppiata pane+vino non saprei cosa m'abbia disgustato di più.

VERDETTO FINALE:
Ristorante: Da Silvio - Spiaggia S. Michele - Sassi Neri - Sirolo (AN) (http://www.ristorantedasilvio.it/)
Data: 17 luglio 2009
Voto: 6++
Pagella di Ziliani: INTELLIGENTE MA NON SI IMPEGNA

venerdì 10 luglio 2009

Il Ruspantino, Senigallia - Incontri ravvicinati del terzo tipo



Il Ruspantino è una sicurezza: porzioni abbondanti, qualità estrema, prezzi più che ragionevoli, bell'ambiente con atmosfera casalinga. Non a caso è il nostro ristorante preferito nonché "quartier generale" dove si consumano almeno una metà delle cene fuori.

Quello che non sapevamo è che offre anche contatti con civiltà extragalattiche: durante la cena (esordio stagionale all'esterno con una spettacolare vista sulle campagne) sono comparse nel cielo inspiegabili luci che si sdoppiavano, si traslavano orizzontalmente, si spostavano a velocità folli per distanze considerevoli. E il tutto per almeno dieci minuti totali di totale "ma che cazzo?".

E no, IO non avevo fumato, come non aveva fumato Cesare, il titolare del locale (almeno credo, non si sa mai). Misteri.

Detto questo, i miei fagottini allo speck e radicchio erano straordinari come qualità e addirittura abominevoli come quantità (ci potevano mangiare tre persone). Le due porzioni degli ottimi spaghetti al farro in salsa di noci e ricotta fresca erano meno generose, ma sempre abbondantemente sopra la media. Solita buonissima tagliata accompagnata dalle due salse "marchio di fabbrica": la bistrattata salsa al peperoncino e la nostra prediletta salsa al pepe, per la prima volta consumata a pochi minuti dalla preparazione (e si sentiva... mmmh per me, numero uno!).

Considerata la spesa finale di 27€ a testa comprensiva di mezzo litro di vino rosso, soliti antipasti (con tanto di trippa e crema di cipolle al forno), patate arrosto, caffè e ammazzacaffè, direi che lamentarsi di qualcosa sarebbe impossibile. Nano nano!

VERDETTO FINALE:
Ristorante: Il Ruspantino - Senigallia (AN)
Data: 8 luglio 2009
Voto: 9,5
Pagella di Zilliani: GALATTICO

P.S.:
Poveri coglioni beoti microcefali che andate a mangiare in posti del cazzo tipo Nazzarè o Il Tucano, segnatevi sta roba: Il Ruspantino, via Grottino 44, 60019 - Senigallia (AN), telefono 071-665264. Fatevi un favore.

giovedì 25 giugno 2009

Red BBQ, Ancona - Inculata reale



Dispiace cominciare con un'esperienza negativa, ma purtroppo quando si ricerca la novità non sempre le cose vanno come si vorrebbe. Insomma se pia la sola.

Il ristorante Red BBQ, in pieno centro di Ancona, sfoggia un logo raffigurante la sagoma di una vacca divisa in tutte quelle sezioni tanto familiari ai macellai. E "BBQ" è l'abbreviazione di "barbecue", per chi vuole fare il guzzo americanofilo.

Allora rimane da capire perché cazzo un ristorante fighetto che ha nel nome "barbecue" e una vacca su biglietto da visita e locandine pubblicitarie non abbia carne da servire ai clienti. «La tagliata e la costata sono finite», dice il cameriere prendendo le ordinazioni. E vabbè, piamo il carpaccio. Magari ci va bene con i primi.

E invece no. Già a partire dall'antipasto "Reale" (forse il nome deriva dal fatto che la mette in culo al popolo) le cose non si mettono bene: dieci euro per mezz'etto d'affettati misti e due fette de pegorì. Poi arrivano due ravioli al pesto di basilico e una tagliatella al ragù di non so cosa. I ravioli sono pochi e appena discreti, mentre le tagliatelle sono più generose sul piatto ma mediocri nel palato.

Il carpaccio non è da buttare e la porzione è nella media, ma è qui che arriva la chicca della serata: viene servito con un aceto balsamico classico e un aceto balsamico al limone, entrambi dentro due bottigliette di plastica trasparenti che sembrano rubate a una qualche sottomarca di gel per capelli. Mentre il classico è semplicemente un aceto scadente, quel liquame del cazzo al limone ha il sapore di sciroppo Fabbri e l'odore di quei prodotti per lavare il pavimento (giuro, morisse adesso il padrone del Red BBQ).

Allora, vili mangiatori di merda, ricapitoliamo un po'. Aprite un ristorante semi chic con ambienti fighetti e sagome di vacche che illudono i clienti, tapezzate la città di pubblicità e fate gli sboroni ma poi assumete camerieri che sfigurerebbero in una pizzeria malfamata, avete disponibile metà di quello che c'è a menu, cucinate come la più scadente delle trattorie e servite liquidi gialli sospetti che farebbero vomitare una capra (cit.).

L'unica cosa veramente buona era il pane integrale! Sapete che c'è, coglioni? Non ce vedete mai più nemmeno col binocolo. Che possiate affogare nello sterco di cui vi nutrite.

VERDETTO FINALE:
Ristorante: Red BBQ - Ancona
Data: 24 giugno 2009
Voto: 4
Pagella di Ziliani: FUORVIANTE