venerdì 24 luglio 2009

Caminito, Montemarciano - l'Argentina invade la Gabella (e ne siamo compiaciuti)


Ebbene sì, nella migliore tradizione dei colpi di stato sudamericani l'Argentina ha inaspettatamente invaso la pacifica Gabella insediando l'avamposto Caminito, ristorante/pizzeria/spaghetteria/macelleria/ce torneria.

Il primo impatto è un po' scoraggiante: il locale si trova alla Nuova Gabella, a lato della variante. Una zona che, volendo usare un eufemismo, non scegliereste per andare a fare foto il giorno del vostro matrimonio. Anche l'edificio non ispira moltissima fiducia, e si entra con un po' di perplessità.

Per fortuna la musica cambia subito (e non grazie alla band che ogni tanto chiamano a suonare: grazie a Dios il palco era vuoto). Gli interni sono carini e accoglienti, c'è anche molto più spazio di quel che si poteva immaginare da fuori, e sulla sinistra troneggia un immenso "asador", griglione per cucinare il coriaceo bestiame argentino.

Facendo uno strappo alla regola decidiamo di non ordinare primi, ma concentrarci su antipasti e carne. La simpatica cameriera argentina con accento argentino condivide la nostra scelta.

Si parte con gli antipasti: empanadas miste (sono una specie di panzerotti argentini), polpettine argentine, na specie di carpaccio argentino di una qualche bestia argentina, melanzane a spicchi, verdure varie, anelli di cipolla che avevano tutta l'aria di essere argentini e una ciotola di piccantissimi peperoncini. Argentini.

Porzioni abbastanza generose e tutto molto buono, spazzolato via in pochi minuti insieme al vino rosso alla spina suggeritoci dalla cameriera che effettivamente si rivela più che discreto, nonostante la temperatura un po' eccessiva. Ma la colpa non è di nessuno: la giornata è stata la più calda dell'estate 2009 e anche di sera si viaggiava intorno ai 30 gradi. Che diventavano 60 dopo aver mangiato uno dei peperoncini verdi.

Mentre i tossicodipendenti sono fuori a fumare arriva il pezzo forte: due angus e due asado serviti in pietra rovente, appoggiata su un tavolo affiancato al nostro. L'asado è stata l'ennesima sorpresa positiva: la grigliata mista italiana a confronto fa veramente compassione. Ottimo. E ottimo anche l'angus, palesemente argentino. Così argentino che era pronto a liberare la Bolivia dall'oppressione totalitarista (e giurerei anche di avergli intravisto un tatuaggio di Maradona nella parte meno cotta). Anche in questo caso le porzioni sono più che buone. Due vassoi di ottime patate arrosto completano l'opera, e c'è anche l'insalata mista scondita ordinata dalla Larva (ma soprassediamo per dignità).

Dopo i caffè (ottimi, mi dicono) andiamo a pagare al banco, e qui arriva l'ultima sorpresa della serata. 20€ a testa. Eh? Dev'essere lo slang argentino per dire "30€" o "35€". E invece no: erano proprio 20€. Un rapporto quantità/qualità/prezzo favoloso. Argentino, oserei dire.

Prima di andare ci offrono anche gli ammazzacaffè (per la cronaca 3 sambuche e un montenegro), e facciamo due parole col cuoco (argentino, stranamente) a cui però non abbiamo chiesto il nome. Possiamo immaginiare "Gabriel Omar" o "Diego Armando". E intanto si è aggiunto un altro ristorante alla lista dei preferiti.

VERDETTO FINALE:
Ristorante: Caminito - Montemarciano (AN) - 071/9158139
Data: 23 luglio 2009
Voto: 9-
Pagella di Ziliani: REVOLUCIONARIO

1 commento:

  1. Concordiamo pienamente!siamo andati ieri sera e dico solamente che era una vita che non mangiavo una carne così buona e tenera!

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